La presunta stangatina ai soci privati di Bankitalia non può che apparire come una toppa insufficiente e tardiva per un buco che resta enorme: il furto ai danni degli italiani c'è stato, la rapina si è consumata e noi siamo stati gli unici a farlo notare all'opinione pubblica. La maggiore tassazione suona ora come un ammissione di colpevolezza da parte del governo Renzi per le malefatte del governo Letta-Renzi. Tuttavia è una "una tantum": le banche intascheranno comunque oltre due miliardi puliti puliti dalla rivalutazione effettiva e poi incasseranno per lungo tempo, anno dopo anno, dividendi sulle quote fino a un tetto di 450 milioni di euro. Sarebbe il 6% annuo, un rendimento fuori mercato per un investimento senza rischi. E tutto ciò in assenza di vincoli su eventuali benefici da rigirare all'economia reale.
La rapina rimane, visto che le riserve di Bankitalia sono di tutti gli italiani. Non a caso l'Ue ha chiesto spiegazioni e potrebbe metterci sotto accusa per aiuti di Stato indebiti alle banche. Anche la Corte dei conti del Lazio ha aperto un'inchiesta.
Se l'Europa dovesse bocciare tutta l'operazione, dovremmo pagare il maltolto con tanto di sanzione."
Carla Ruocco, M5S Camera